Vampiri allo specchio Stampa
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Martedì 20 Maggio 2014 00:00

volantinoLa Compagnia Teatrale Ndescenze di Udine in collaborazione con il Circolo Culturale e Ricreativo Nuovi Orizzonti, l'Associazione Espressione Est e il Dopolavoro Ferroviario Udine, presenta:

VAMPIRI ALLO SPECCHIO

Doppia serata: Spettacolo e Parodia su Dracula

Coordinamento di Arianna Romano.

Giovedì 29 Maggio 2014, ore 20.45, presso il Teatro Palamostre di Udine.

Replica: Domenica 8 Giugno, ore 18.00, Castelo di Zucco - Faedis

Ingresso libero.

 

Il nuovo progetto della Compagnia Ndescenze: la storia del vampiro più famoso del mondo e la sua parodia in un'unica serata!

Quest'anno il nostro gruppo teatrale propone una serata sul tema di Dracula: nella prima parte della serata una performance poetica ed evocativa sulla nota storia ambientata in Transilvania.
Il copione è tratto dal Dracula di Bram Stoker, film del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola, ispirato al romanzo Dracula dello scrittore irlandese Bram Stoker, con alcuni spunti dal musical Dracula Opera Rock della PFM.

Invece, nella seconda parte della serata, una commedia adattata da una delle più belle parodie sulla figura del vampiro: "Per favore, non mordermi sul collo!" film di Roman Polanski del 1967 con alcuni spunti dal musical Tanz Der Vampire del 1997.

Il film parodistico è un omaggio ironico alla cinematografia vampiresca che riunisce in un'unica pellicola le situazioni tipiche del cinema vampiresco, in sequenza volutamente accademica (il cacciatore di vampiri, il villaggio dei montanari, la bella insidiata dal mostro, il vampiro aristocratico e tenebroso, il mostruoso servitore, il castello tra le montagne...), epurate della componente macabra per dare risalto al lato fiabesco e avventuroso, e ovviamente comico, spesso ribaltate di significato.
La storia spazia tra il gotico e la commedia, mescolando abilmente i generi in una serie di trovate esilaranti.

Lo studio su Dracula invece, è una riflessione sulla figura del vampiro da una visuale “umana” e “romantica” rispetto alle consuete accezioni, nella quale né la scienza, né la fede possono immaginare fin dove può arrivare l'amore di un uomo disperato.