Spirito di comunità Stampa
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Giovedì 10 Dicembre 2009 21:53

di Victor Tosoratti

La mia esperienza personale nel Circolo ha radici relativamente lontane, ovvero nei primi anni ’90, ma solo da qualche anno la frequentazione è diventata più assidua, portandomi a considerare questa realtà come una delle più importanti nella mia crescita personale. Dico questo senza paura di cadere nella retorica in quanto le persone che dedicano il loro tempo a questa realtà, in primis Mario Rizzi, rappresentano per me un esempio impareggiabile di etica e di disinteressato spirito d'impegno a favore della comunità.

Tra l’altro nei (quasi) cinque anni di esperienza nel Consiglio della 2° Circoscrizione ed in particolare nella commissione cultura della stessa (dal 2003 al 2008), il Circolo è stato il motore di tutta una fitta serie d'iniziative che hanno coinvolto il territorio interessato (dai Rizzi a San Rocco) riuscendo a coinvolgere moltissime associazioni delle quali nemmeno si sapeva dell’esistenza, creando peraltro anche una rete di rapporti e di amicizie che continuano a durare tutt’ora e che difficilmente cesseranno di esistere. Il merito più grande di questa associazione è quello di “costruire” giorno dopo giorno assieme alle altre realtà del territorio, seppur con le mille difficoltà che il mutare dei tempi inesorabilmente porta con sé, uno spirito di comunità, in primis ai Rizzi dove il momento più alto di questo complesso e laborioso ma spesso entusiasmante impegno trova la sua massima espressione nella “Fieste dai Borcs”, tradizionale iniziativa di metà giugno che coinvolge tutte le associazioni e le altre realtà col fine di trovare un momento di “comunione” anche e soprattutto assieme ai nuovi abitanti. Senza voler aggiungere altre parole che sarebbero senz’altro superflue, vorrei ringraziare nuovamente Mario Rizzi per il suo impegno quotidiano alla ricerca dei contatti umani personali, unica risorsa ed unico baluardo, in tempi in cui vige la regola della comunicazione virtuale, contro l’individualismo e la massificazione, due termini solo apparentemente opposti.